giovedì 8 marzo 2012

Halima

Halima
ovvero "Non bastano le parole"

Titolo originario di un racconto pubblicato nel libro calendario 365D, 2012, che oggi dedico a tutte le donne che hanno avuto il coraggio di sperare e la fede nella vita anche quando queso comporta la rinuncia estrema.
Dedicato in particolare alle donne della rivoluzione tunisina.

La luce feriva, accecante sui muri a calce. Ero estenuata ma continuavo a camminare aspirando il profumo delle spezie fino quasi alla nausea. Caldo, polvere, un frastuono di voci, ma non potevo fermarmi. Ero in fuga verso un altrove che non riconoscevo. Ad un tratto sotto un arco ho intravisto una piazzetta riparata, sarebbe stata la porta del mio altrove. Ho incrociato lo sguardo di una donna, una fessura dolente sotto il velo azzurro. Dolore e consolazione d’improvviso e mi è mancato il respiro. Non capivo. Non avevamo le parole ma i gesti del dolore sono uguali, ovunque. Ci siamo riconosciute. Era incredula Halima. Quel nome lo avrei saputo molto tempo dopo da sua figlia. Era come se mi aspettasse. Mi è sembrato un tempo infinito ma non abbiamo passato che una mezz’ora insieme e senza una lingua comune…il tempo è interminabile. Ad un certo punto ha scoperto una mano con delle bruciature e mentre il mio sguardo vi annegava riconoscendo i segni di una vita comune, mi ha messo la mano di una bambina, la sua, nella mia e mi ha allungato un biglietto dove in un francese stentato che qualcuno aveva scritto per lei c’erano più o meno queste parole. « La affido alla libertà, custodiscila e insegnale a pregare un dio, qualsiasi, ma fai che possa guardare il cielo almeno una volta al giorno.» Adesso avevo qualcuno per cui vivere e ritrovarmi. L’ho dovuta affidare ad un istituto. Una donna sola anche in Occidente non è ritenuta degna di essere madre. Avrei dovuto trovare le parole per sopportare insieme quella nuova umiliazione. Le ho promesso che sarei tornata a prenderla quando avessi incontrato un uomo degno di esserle padre. Ho studiato l’arabo e ho trovato le parole. Ma le parole non bastano. Sto ancora cercando quell’uomo...

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