sabato 31 marzo 2012

“Ore venti e trenta” di Paola Musa


Sabato 31 marzo alla Libreria Popolare di Milano

Una sfida di grande modernità a mio parere, quella di Paola Musa con la piccola raccolta di poesie di impegno civile e sociale, di denuncia della società, sotto la cappa di un’iperinformazione, disattenta alla verità e spericolata sul fronte della comprensione umana.
Una scommessa raccolta dalla nuova casa editrice, Albeggi – che nel nome come nello stile guarda al futuro, al divenire di cambiamenti radicali come rivoluzioni – di Ilaria Catastini; e dalla Libreria Popolare dove il librario, Guido Duiella, intervenendo alla presentazione ha dichiarato il suo disagio per i bottegai, rivenditori di libri. Non è spaventato dall’incertezza della crisi e dal disamore per la cultura ormai diffuso, nemmeno per l’avanzata massiccia della tecnologica che secondo molti minaccerebbe il mondo cartaceo dei libri. Il valore è la lettura e, secondo il Giornalista Enzo Argante, che ha presentato l’autrice, la priorità è al coinvolgimento di un numero quanto più grande possibile di lettori. In tal senso la passione per la lettura può diventare l’anticamera di una scelta di stile, per taluni il supporto tecnologico, la biblioteca virtuale; per altri il libro in quanto oggetto, il piacere di sfogliare, passarlo di mano, sentirne l’odore. I due mondi non si fronteggiano come nemici ma complementari potrebbero diventare alleati. Se in Italia si legge poco e ancor meno poesia, io raccolgo l’impegno della poesia civile come grande modernità. La poesia, a dispetto di quanto si crede è estremamente moderna perché è sintetica, visualizzabile, immaginaria; inoltre è meno soggetta alle mode del romanzo o del cinema, risultando più difficilmente datata. Tra l’altro ognuno la può immaginare colorandola nel contesto del proprio vissuto. Pur avendo un riferimento linguistico si avvicina alla musica per l’universalità. In fondo la poesia è il genere più musicale tra le arti, anche se le strade talora si allontanano, trasferendo emozioni e vibrazioni. E la contemporaneità va sempre più in cerca di sinestesie e novità sensoriali. Tra l’altro il supporto tecnologico può addirittura enfatizzarla. Non resta che leggere il libro, frutto dell’unione di due linguaggio, parole – talora in rima e metrica; altrove in versi liberi – e immagini.

http://www.saltinaria.it/eventi/culturali/14722-ore-venti-e-trenta-paola-musa-presentazione-libreria-popolare-milano.html

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