venerdì 11 gennaio 2013

Da Editoriaraba In nome del poeta Mahmoud Darwinsh (1941-2008)


Per i lettori italiani la chiusura della casa editrice Epochè, che lo aveva tradotto e portato nel nostro paese in diverse pubblicazioni, ha significato la scomparsa dagli scaffali delle librerie dei versi di Darwish.
I libri finiti al macero. Al macero. Per chi non la conoscesse si tratta di una piccola casa editrice milanese che pubblicava letteratura africana (questa sconosciuta…) e della sua decennale storia.
Gaia Amaducci, ormai ex-proprietaria di Epochè, così ha commentato su Facebook la chiusura della sua casa editrice: "per piacere, niente commenti di solidarietà o di 'che peccato' e affini. Ci sono tante cose interessanti da scoprire e da riscoprire. Io non mi scandalizzo per la chiusura delle attività culturali. Per qualcuno che chiude, qualcun altro invece ce la fa e resta in campo, ed è giusto premiarlo, evidentemente ha fatto meglio. Non basta l’etichetta di “culturalmente rilevante” per avere dei diritti, non l’ho proprio mai pensato. Quindi, concentrarsi su chi resta in campo e premiare i nuovi arrivi". 
In Italia dovrebbe uscire a breve per l’editore Feltrinelli: "Yawmiyyàt al-huzn al-’adi" (Diario di ordinaria tristezza) pubblicato ben 40 anni fa; "Dakirah li-l-nisyàn" (Una memoria per l’oblio) già tradotto in italiano per Jouvence, e "Fi hadrat ‘l-ghiyàb" (In presenza dell’assenza) del 2006. 
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Opere di Darwish pubblicate in italiano 

Vari editori
"Elogio dell’ombra sublime" (1983); "Una memoria per l’oblio" (Jouvence, 1997; traduzione a cura di Luigiana Girolamo con la collaborazione di Elisabetta Bartuli); "Meno rose" (Cafoscarina, 1997, traduzione di G. Scarcia, F. Rambaldi); "Perché hai lasciato il cavallo alla sua solitudine" (a cura di Lucy Ladikoff; Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova, 2001); "Assedio" (2002). 

Di Epochè: 
"Murale" (2005; a cura di Fawzi Al Delmi); "Oltre l’ultimo cielo. La Palestina come metafora" (2007; traduzione di G. Amaducci, E. Bartuli, M. Nadotti); "Il letto della straniera" (2009; a cura di C. Haidar); "Come fiori di mandorlo o più lontano" (2010; traduzione di C. Haidar).

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