L’amas ardent di Yamen Manai
Scritto da Ilaria Guidantoni Sabato, 05 Maggio 2018
Romanzo fresco e originale, insolito per il mondo arabo, riesce a raccontare l’aggressività del mondo contemporaneo attraverso una metafora, riprendendo un modo classico di narrare con uno spirito giovane e leggero anche nella scrittura.
Il libro narra la storia di un apicoltore, il Don, che vive ai bordi di Nawa, paesino dell’entroterra di un Paese immaginario, il cui nome è ben scelto perché la parola araba rinvio all’allontanamento. In effetti il protagonista conduce una vita ascetica accanto alle sue api che considera sue “figlie”, al di fuori dell’attualità e lontano dai suoi simili. Il racconto della vita quotidiana di questi insetti disegna una società ideale, organizzata, armonica e amica della vita: insetti fantastici che danno il miele, medicamento naturale straordinario. Anche la loro organizzazione sociale rigorosa sembra funzionare in armonia, divise tra api regine, operaie e le esploratrici. Un giorno purtroppo potrebbero sparire e per l’uomo sarà una catastrofe, minacciate ad esempio dall’agricoltura intensiva. Questo pensiero ecologico sottostante si sviluppa in una fiaba moderna che ricorda la favola classica però: tutto comincia quando Don trova alcuni loro corpicini mutilati e si metterà così ad investigare. La sua vita tranquilla è scossa da un’intrusione, quella di un predatore irriducibile, il calabrone.
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