sabato 25 febbraio 2012

Retayan - La straordinaria avventura di una principessa orientale


di Anna Maria Persia

Una fiaba scritta con la semplicità cristallina, la tenerezza e una certa leggerezza di chi sta dalla parte dei bambini. E’ un approccio non banale perché non è scontato che chi vuole rivolgersi all’infanzia lo faccia sedendosi per terra per essere alla loro altezza, usando una gestualità morbida ed immediata. Anna Maria non si guarda mai allo specchio, non c’è nulla di compiaciuto nel raccontare quella che è stata la sua fiaba: una semplicità quasi disarmante, senza effetti speciali. Potrebbe essere letto, questo atteggiamento, come la voglia di raccogliere l’infanzia, soprattutto quella ‘sospesa’, come la definisce nella dedica, anche se non necessariamente violata, per quello che è l’essere bambino, ancora incontaminato dalla proiezione del nostro immaginario e dei nostri desideri. Ci sono solo fate invisibili e suore in questa fiaba, elementi magici e lontani ma anche molto classici nonché il simbolo della cura di una tradizione nostrana. Anche l’ambientazione è tipicamente fantastica, il castello che non si trova in nessuna cartina geografica, l’oriente – che è il luogo del fantastico per eccellenza – ma anche un senza tempo che potrebbe essere dei giorni nostri. E’ curioso questo rimando tra il vicino e lontano, quello che è sotto casa nostra, incarnato nel reale e quello che è immaginifico. La chiesa che ci accoglie in un momento di sconforto, di pausa dalla vita cittadina e il castello che galleggia nel cielo. La scrittrice sembra dirci che il desiderio fa parte del nostro essere vivi e veri anche quando ci fa male perché è deluso; che la speranza è un nostro diritto che dev’essere alimentato e un dovere da coltivare; che la felicità è possibile e non bisogna arrendersi lungo il cammino che può essere lungo e faticoso… come la storia di un’adozione. E ancora che la realtà supera la fantasia e la felicità è una conquista semplice ma non per questo banale. In fondo nella sua essenzialità la favola sembra dirci che l’amore sincero e la gioia che scaturisce dall’incontro di uno sguardo è il vero miracolo, da sempre uguale e che è questa la vera fiaba. Almeno a me sembra. E credo che la vera dedica sia a chi cerca il proprio sguardo in un bambino, a tutti i genitori mancati che sembrano avere ancora più bisogno dei loro bambini ‘sospesi’.

Retayan
La straordinaria avventura di una principessa orientale
Infinito edizioni
9,00 euro

Nessun commento:

Posta un commento