giovedì 19 dicembre 2013

"Oriana una donna" di Cristina De Stefano

Giovedì, 19 Dicembre 2013 Ilaria Guidantoni

Un libro che mi ha costretta ad un’autocritica doppia e per questo un libro utile se mai di utilità si può parlare, nel senso più nobile. Un testo che mi ha costretta ad una passeggiata impietosa dentro di me, guardandomi allo specchio, attraverso lo specchio di un’altra donna, non una qualsiasi, quanto un fenomeno singolare. E ancora un’autocritica nel giudizio frettoloso emesso su questa giornalista dotata evidentemente di un talento straordinario.

L’autrice fa un lavoro di grande profilo ed eleganza: pagine che scorrono dense ma fluide, che si ha voglia di girare, ma si è dispiaciuti di finire e per me è un fatto raro. Quasi sempre trovo che i libri siano più lunghi di quello che meriterebbero. Non solo, spesso mi sono fermata perché l’effetto fusione con Oriana Fallaci è fortissimo eppure non siamo in presenza di una simulazione, semplicemente Cristina De Stefano ne restituisce l’anima, lo stile, con grande capacità iconopoietica tanto che ci sembra di vivere accanto ad Oriana, non di guardarla a distanza. Una ricostruzione mirabile, anche degli avvenimenti attraversati dalla giornalista, dell’evoluzione del mestiere di inviato e reporter in mezzo secolo e ancora una storia di famiglia che diventa un ritratto dell’Italia che esce dal Fascismo – e in questo caso dall’Antifascismo – attraversando la ricostruzione, il boom economico, il miracolo tecnologico, la corruzione e un mondo sempre più in guerra, il superamento della dialettica tra capitalismo e anticapitalismo a favore di nuove guerre di religione per dirla con Oriana. E ancora è la storia, qui raccontata in disparte e con discrezione, della Firenze, patria amata della protagonista del libro, mia città natale, culla della mia famiglia.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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