mercoledì 30 dicembre 2015

“Quel velo sul tuo volto” di Nicola Lofoco

Scritto da  Ilaria Guidantoni Sabato, 26 Dicembre 2015

Un viaggio nell’assetto politico internazionale del mondo arabo, con un’attenzione mirata al dopo “primavere arabe” senza trascurare le implicazioni storiche e perlomeno i cenni alle ragioni di una situazione esplosiva che rischia solo di peggiorare.

Nicola Lofoco, barese, giornalista, conoscitore del Medioriente, intende con estrema onestà intellettuale andare al di là dei pregiudizi, provare a capire e a spiegare mettendo in luce le false interpretazioni e le strumentalizzazione sia da parte “araba”, sia da parte “occidentale”, ovvero europea e statunitense. A tal proposito emerge chiaramente come i movimenti terroristici di al-Qaeda e della cosiddetta Isis – tra loro in antagonismo – non siano che cattive interpretazioni e un tradimento della stessa religione islamica, così come le molte contraddizioni interne che si sono avvicendate tra spinte laiciste e sedicenti religiose, che si sono rifatte alla religione. Tra l’altro, come correttamente evidenzia l’autore, la laicità non è una garanzia di rispetto dei diritti umani come si è portati a pensare. Il saggio che, a dispetto del titolo, è una panoramica politica, dove una parte importante è occupata dalla considerazione della donna e le sue condizioni di vita, anche per venire incontro al dibattito europeo quanto all’integrazione che trova u epicentro se non l’epicentro sul tema del femminile nel mondo arabo e del velo, è piuttosto un affresco socio-politico che un approfondimento religioso-culturale. Un testo chiaro, molto spiegato, divulgativo ma documentato che può rappresentare una buona alfabetizzazione per chi non conosce se non dai mezzi di informazione l’universo arabo che, come spiega chiaramente Lofoco, non coincide con il mondo musulmano. I paesi arabi sono estremamente variegati, oltre che numerosi, non assimilabili in un tutt’uno indistinto. Non solo, ma essere arabi non significa di per sé essere musulmani e, viceversa, ci sono paesi come l’Iran che non è un paese arabo dove l’elemento religioso è molto presente e invasivo così come l’Indonesia, il paese con la maggioranza di concentrazione musulmana: 205 milioni di musulmani, pari all’88% della popolazione.

La recensione integrale su Saltinaria.it

Nessun commento:

Posta un commento