venerdì 4 luglio 2014

"Un pirata piccolo piccolo" di Amara Lakhous

Martedì, 01 Luglio 2014 Ilaria Guidantoni

Il primo libro di Amara Lakhous, scrittore algerino ormai cittadino italiano, risente ancora della rabbia repressa verso il suo Paese che lo ha portato ad andarsene per non assistere al proprio funerale.

Si anticipa bene, come racconta nella postfazione il suo traduttore Francesco Leggìo, l’ambiente urbano, il linguaggio della strada portato alla dignità della letteratura, quella densità del quotidiano vivace quanto talora soffocante, nel periodare lungo che toglie il fiato; esprime un’inconsueta aggressività e volgarità, che sono la protesta di Lakhous verso l’Algeria. Non si è affacciata ancora l’ironia – chiusa nel sarcasmo - e quell’apparente leggerezza dei suoi libri che mescolano drammi e comicità della vita di ogni giorno delle periferie o dei quartieri multietnici delle nostre metropoli italiane, con uno stile inconfondibile che lo stesso utore ha definito ada ‘commedia nera’. Si tratta di un andamento mutuato in qualche modo dalla commedia italiana in termini cinematografici che Amara Lakhous ha trasposto nella letteratura.

Qui tutto è in nuce con una carica di aggressività che ancora non si è placata. Precede e anticipa idealmente il momento della frattura di amara con il suo Paese del quale conserva con amore il patrimonio culturale e linguistico, l’algerino e il berbero, e il suo sogno realizzato poi di diventare scrittore (perché il ‘programma’ delle sue storie successive c’è già). Nello stesso tempo anticipa la rivolta dei giovani del 1988 che scendono in piazza al grido di pane e libertà e quello che sarebbe poi accaduto prima con il decennio nero del terrorismo, quindi recentemente con le rivolte del mondo arabo sotto il segno della dignità – ovvero l’accesso ad un lavoro dignitoso – la democrazia – ovvero la giustizia – e la libertà di espressione, l’unica conquistata in Algeria anche se il grido non è servito a nulla. Non certo a uscire dalla corruzione di un regime malato.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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