giovedì 4 ottobre 2012

Una fiaba per la sicurezza stradale


"Clementina alla Rocca degli angeli"
di Mariù Safier

Questa fiaba nasce dall'incontro tra la sensibilità ed esperienza professionale nel settore della sicurezza stradale dell'Autrice e l'attenzione del Comune di Ancona in particolare dell'allora Assessore alla Polizia municipale e Politiche giovanili, Antonio Recchi e del Responsabile Ufficio Educazione e Prevenzione Polizia municipale Ancona, Sandrino Cionchetti, Coordinatore anche del progetto Sicurstrada della città. L'idea della fiaba muove dalla necessita di avvicinare i più piccoli al tema evidenziando l'importanza del soccorso in caso di incidente e la responsabilità non solo personale ma sociale. Spesso invece chi causa, pur involontariamente, un incidente, invece di adoperarsi per aiutare la parte lesa, si allontana declinando le proprie responsabilità (previste nello specifico per altro da un articolo del Codice della strada).
L'espediente del viaggio a ritroso nel tempo saldato con la realtà e il presente dall'escamotage del sogno, evidenzia che cambiano le circostanze, passa il tempo senza che l'incuria per la vita umana venga meno.
La favola, di grande dolcezza, protagonista una bambina di oggi, Clementina e una bambina di ieri, immaginaria, Lucilla è un inno alla vita come prendersi cura degli altri. La vita dev'essere nutrita e accudita, protetta e difesa altrimenti rischia di naufragare, che siano briganti o guidatori distratti o arroganti poco importa. Dal punto di vista psicologico c'è un insegnamento profondo: fin da piccoli è importante imparare a prendersi cura degli altri anche attraverso il gioco, non solo degli esseri umani, ma dei piccoli animali domestici come il passerotto Mollica della fiaba o del gatto di casa come dei propri giochi. Mi ha fatto impressione l'attenzione per la disavventura dell'uccellino finito nella canna fumaria della cucina della protagonista della storia perché è l'inizio della mia fiaba "Un insolito colibrì'" prendendosi cura del quale Cerere si riconcilia con la vita e con se stessa. Cosi Clementina ritroverà fiducia per la salute del padre in coma in seguito ad un incidente stradale, restato senza soccorso. L'aspetto più interessante del racconto è l'assenza di buonismo, di soluzioni miracolose come anche l'idea che non si prospetta un mondo senza il male, senza incidenti, ché sarebbe un'utopia ma la possibilità che la solidarietà, la cura e la prevenzione possano offrire una via di speranza.


 
Mariù Safier
E’ nata e vive a Roma. Voce e volto radiotelevisivo, ha frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e un corso di lingue e letteratura francese alla Sorbone; si è occupata della riduzione e del doppiaggio di film e telefilm. Giornalista professionista, ha lavorato alla Rai, prima al Giornale Radio, poi al CCISS Viaggiare Informati e alla redazione di Gr Parlamento.
E’ stata direttrice del mensile “Il Corriere dei Nonni” e Consulente letterario di “Achab” (rubrica di libri di Rai 2).
Come scrittrice ha pubblicato i saggi: Dal Bosco dell’Ombra (Lucarini 1984), Il Lampadario di Cristallo (Longanesi 1992), La Principessa del Silenzio (Teca 1995), Candide perle, spume di merletti: la moda all’epoca della Regina Margherita (Il Calamo 2002); la favola sulla sicurezza stradale Clementina e la Rocca degli Angeli; i romanzi Il Segreto dei Girasoli (Bariletti 1990), 324 giorni d’amore (Stango 1998), la raccolta di poesie Il fuso e la rocca (Stango 2000), Cento Racconti Brevi e uno lungo (Il Calamo 2005). Nel 2009 è uscito il diario fotografico Villa Polissena (Editoriale Giorgio Mondadori) immagini e storie dei personaggi che hanno frequentato la casa di  Enrico d’Assia, il principe pittore figlio di Mafalda di Savoia. Ha completato gli inediti di Liala Con Beryl, perdutamente nel 2007e nel 2010 Un ballerino in Paradiso entrambi per Sonzogno. Per il settimanale femminile “Confidenze”, scrive racconti.


"Clementina alla Rocca degli angeli"
di Mariù Safier
Humana Editrice, 2002

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