martedì 9 settembre 2014

“Vittoria”, di Annalisa Terranova

Ilaria Guidantoni Mercoledì, 27 Agosto 2014

Tra favole e bombe, una storia degli anni Settanta
Un romanzo di iniziazione, in gran parte autobiografico per ammissione della stessa autrice, tutto al femminile. La storia della vita di una ragazza della Roma popolare a casa e nei luoghi di aggregazione, dalla scuola, al quartiere, alla sezione di partito: sogni e amarezza, dove i fatti sono sempre luoghi del cuore, non cronaca o racconto saggistico, quanto stralci di vita vissuta. Una storia semplice, di quotidianità autentica, che cerca di rovesciare quell’idea precostituita di destra tutta al maschile, che punta solo all’azione e disinteressata alla cultura.

La Roma popolare degli Anni Settanta attraverso gli occhi di Vittoria, un nome, un programma, alias Annalisa Terranova, giornalista de' Il Secolo, attivista e pronta ad un’autocritica, ma soprattutto curiosa e desiderosa di scoprire l’altra metà del cielo che oggi donna matura non sente più così estranea quanto complementare e per certi aspetti addirittura affine. Il libro nasce dalla scommessa di raccontare il mondo della destra giovanile del popolo, alternativa a quella snob dei Parioli con i quali lei non sente di avere nulla a che fare. Senza paura e senza pudore racconta la propria esperienza, per nulla moderata, come ammette, sebbene mai violenta. Non c’è ostentazione nel suo racconto, neppure rimpianto né nostalgia; solo la consapevolezza di aver vissuto fino in fondo gli ideali nei quali ha creduto. La prospettiva è originale: al femminile e attraverso la storia personale di una ragazza prima che di una militante. Giorni narrati in uno stile semplice e diretto, quasi tutto dialogo che serra il ritmo di anni nei quali la vita sembra scapparci di mano.

La recensione integrale su Saltinaria.it

Nessun commento:

Posta un commento