giovedì 23 aprile 2015

“Piste incrociate - Diario dal Nordafrica” di Emilio Borelli

Ilaria Guidantoni, 20 Aprile 2015

Un autentico diario di bordo di un viaggiatore, non un progetto di un percorso che preveda un inizio e una fine o un fine. Il libro è un pezzo di strada che il lettore può fare insieme a questo griot, che si definisce un viaggiatore contemporaneo d'altri tempi, cultore e studioso della storia del Nordafrica e del bacino del Mediterraneo. Dall'inizio degli anni Ottanta ha traversato per periodi più o meno lunghi i paesi sahariani e subsahariani, quale parte attiva (ed operativa) in missioni ricognitive su siti del neolitico sahariano, conoscitore delle particolarità familiari, etniche e claniche del mondo amazigh in alcune enclave poco note. La sua è una frequentazione intima, per certi versi quasi dimessa, legata alla curiosità profonda non ad un disegno, all’idea di un réportage. Emilio cammina spinto dal desiderio di seguire e inseguire una pista e poi di scrivere per raccontare e per condividere, anche per cercare di spiegare, ma prima di tutto di capire cosa in Europa arriva della sponda sud del Mediterraneo. Emilio resta un viaggiatore prima che uno scrittore e un giornalista. E’ piuttosto un narratore dell’intimità con il mondo nomade, che traccia in una lingua contaminata come accade nella vita quotidiana a quelle latitudini, in cui le lingue si mescolano, si imbastardiscono, in una parola sola, vivono. Accorto, attento a dosare, scrupoloso nelle note – mai pedante – non fa sfoggio di sapere ma racconta con grande naturalezza la propria quotidianità e familiarità con quei luoghi.

I luoghi sono mappe di piste battute e sentieri inesplorati, soprattutto in Algeria, con alcune incursioni più cittadine in Tunisia. Nel libro ci sono diversi affacci sulla Libia e su quel caos respingente per chi non sia abbastanza deciso a non chiedere sconti.

Nel viaggio si alternano le meditazioni solitarie, i dialoghi con i compagni di viaggio e soprattutto gli incontri che diventano piste incrociate dove le coincidenze non sono mai casuali come quella che ha portato me ad incrociare Emilio attraverso i nostri libri.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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