lunedì 5 ottobre 2015

“I muri di Tunisi - Segni di rivolta” di Luce Lacquaniti

Scritto da  Ilaria Guidantoni Domenica, 04 Ottobre 2015

Un libro scritto come un docufilm in presa diretta, viaggio a Tunisi con qualche escursione, attraverso la lettura sui muri dopo la caduta di Ben ‘Ali. Originale l’approccio di questa giovane traduttrice che parte da un’analisi accurata di parole, frasi, stencil, segni e disegni del mondo dei murales per raccontarci un punto di vista sulle rivolte del sud del Mediterraneo. Valido il corredo di foto. Preziosa la traduzione che diventa una porta su questo mondo per chi non conosce l’arabo; un viaggio di approfondimento per chi mastica un po’ questa lingua.

L’autrice è laureata in lingua e letterature orientali e lavora come interprete e traduttrice con un’esperienza di soggiorno in molti paesi arabi: fumettista e fotografa per diletto, unisce in una sorta di sceneggiatura questo viaggio testimonianza dentro Tunisi tra i suoi muri: scritte, disegni, molti stencil che raccontano una prospettiva della rivolta e della transizione insolita e non univoca, come sottolinea Luce, perché sui muri non c’è solo la cultura sotterranea, ribelle, dei giovani e giovanissimi “rivoluzionari”, che in Europa sarebbero definiti di sinistra o anarchici e alternativi. Ci sono anche i rappresentanti conservatori del mondo religioso e, in generale, tutti coloro vogliano far sentire la propria voce in generale e soprattutto di protesta e hanno il coraggio di stare fuori dal coro, di uscire dalle istituzioni. L’autrice mette bene in luce l’informazione poliedrica di voci differenti, l’evoluzione della stessa che ci restituisce una prospettiva diacronica e sincronica in una volta sola e fa un lavoro non solo di mera traduzione, ma di interpretazione filologica e allegorica, a mio parere di grande pregio, a cominciare dalla scrupolosità della trascrizione, per restituirci il senso nel contesto culturale locale.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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