martedì 7 luglio 2015

“L’esatto contrario” di Giulio Perrone

Scritto da  Ilaria Guidantoni Lunedì, 29 Giugno 2015

Un noir italiano, più che un giallo. Un bel ritmo che solleva la polvere sotto il tappeto, rovescia la tesi nel suo “esatto contrario”, con uno stile incisivo, senza scivolare nel colpo di scena plateale, nell’effetto pulp o nella morbosità. Una cronaca ordinaria, domestica e per questo più sconcertante, che ci aspetteremo di leggere sui nostri quotidiani o di ascoltare ai tg. Un libro che è già una sceneggiatura: in attesa sul piccolo schermo? La non banalità di un buon libro da intrattenimento è nella prospettiva dell’autore che rende l’incontro di un giornalista con un fatto di cronaca nera che in qualche modo ha fatto parte della sua vita, un’occasione per riflettere su se stesso e uno spunto per un cammino interiore.

Il ritmo è sostenuto fin dal titolo, incisivo, preciso, tagliente, quasi matematico. Vicino al linguaggio parlato, romano anche nello stile, non fa troppe concessioni alla volgarità diffusa. Georeferenziato con precisione, soprattutto nell’ambientazione nel quartiere di San Lorenzo, appare fin dall’inizio un film scritto o anche un reportage di cronaca nera dei nostri tempi dove amore e morte come in ogni plot che si rispetti è al centro. Con un complimento lo definirei un noir piuttosto che un giallo perché ci risparmia l’effetto scenico e la caccia al colpevole e soprattutto per l’analisi psicologica del protagonista che rende il libro non solo una lettura piacevole da intrattenimento ma un momento di riflessione. La chiave è nelle ultime righe che non svelano una soluzione, ma anzi la sfumano rispetto a quella che appare durante tutta la vicenda la storia centrale.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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